La Storia |
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Alcuni cenni di storia dell'Infermieristica Pediatrica Con il progredire delle scienze mediche, nel corso del XX secolo si è assistito al sorgere di discipline scientifiche assistenziali nuove: alcune sono nate ex novo dal presentarsi di nuovi bisogni assistenziali, altre sono nate per specializzazione o differenziazione da altre preesistenti. L'Infermieristica Pediatrica è una delle poche professioni sanitarie che godono del primato storico di essere "autogene" e non nate per derivazione da altre, e di essere già esistenti come professione con caratteristiche proprie già nel XIX secolo. Essa condivide questo primato storico con le altre due discipline scientifiche assistenziali dell'area SNT/1, cioè l'ostetricia e l'infermieristica. Contrariamente a quanto è da alcuni ritenuto, infatti, l'Infermieristica Pediatrica non deriva per specializzazione dall'Infermieristica ma è nata alcuni anni prima di quest'ultima, da basi e considerazioni diverse. Il fondatore dell'Infermieristica pediatrica è Charles West (1), uno dei fondatori -nel 1852- del Great Ormond Street Hospital for Sick Children, il secondo ospedale per bambini del mondo. Tra i tre obiettivi che l'Ospedale fondato da West si pose, accanto a "la cura dei bambini" e "lo sviluppo delle conoscenze mediche pediatriche" uno era "la formazione di infermiere dei bambini"(2, 3). West riteneva fondamentale il ruolo delle infermiere nel nuovo ospedale dato che esso non disponeva di medici residenti (o astanti) come usava al tempo e la presenza medica era ad orari o su urgenza. La visione che West aveva dell'Infermiera dei Bambini era quindi assai moderna: dotata di una preparazione solida e di un adeguato livello culturale, aveva la responsabilità di interpretare e gestire in autonomia le variazioni cliniche del bambino, i trattamenti e tutta l'assistenza. Il primo corso di formazione per Infermiere dei bambini fu istituito al Great Ormond nel 1853 (4, 5), sette anni prima della prima scuola per Infermiere, istituita al St. Thomas Hospital di Londra nel 1860. Il primo manuale di infermieristica pediatrica, il fondamentale "How to Nurse Sick Children" scritto da Charles West fu pubblicato nel 1854 (6), cinque anni prima delle "Notes on Nursing" di Florence Nightingale.
Un aspetto di grande attualità era il riconoscimento delle difficoltà emotive nelle quali potevano incorrere le infermiere dei bambini nel prendersi cura dei loro piccoli pazienti. La Nightingale era però contraria all’iniziativa di West e sostenne che negli ospedali non ci dovessero essere reparti per bambini ma che i bambini dovessero essere ricoverati in reparti per adulti avendo per vicino di letto una donna. Sostenne anche che i bambini non dovessero avere ospedali propri perché questo ne avrebbe aumentato la mortalità. Lo sviluppo parallelo di due diverse professioni infermieristiche si è avuto anche in Italia dove fin dal 1940 (legge 19 luglio 1940, n. 1098) l'ordinamento ha riconosciuto le due professioni dell'infermiere di cure generali e dell'infermiere dei bambini. Il diverso nome di queste ultime ("Vigilatrice d'Infanzia") sottolineava la differenza delle due professioni. Lo sviluppo parallelo delle due professioni è stato confermato in tutti i successivi interventi del legislatore, fino allo status attuale. Anche la letteratura infermieristica italiana recente sottolinea la necessità di valorizzare la differenza tra la professione infermieristica da un lato e la professione infermieristica pediatrica nel contesto del sistema sanitario nazionale allo scopo di affrontare le criticità prevalenti rappresentate dalla carenza generale di infermieri, dalla qualità delle cure e dalla sicurezza dei pazienti (13).
Bibliografia
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